domenica 18 novembre 2012

salt lake city



Sotto quel cielo plumbeo c'ero io.
Il metallo.
Sporco.
Di sale e sabbia.
Che si attaccava a quel senso di velocita' scandita...
E le mie ossa d'acciaio eran imbiancate dalla potenza...
E dal potere di questo motore.
Cosi ingombrante.
E prepotente.
Pronto a scaricare l'estremismo dei miei pensieri.
Quelli cattivi.
In mezzo al nulla.
Ed al niente di una pianura battuta dal sole.
E dalla notte.
E da questi cristalli che intaccano il cromo.
Ed il mio sapore salmastro mi rendeva unica.
Quasi malinconica.
Per non poter correre.
E stare qui...
Ferma.
Ad ascoltare il ticchettio di un fotografo bravo.
A prendemi l'anima.
A violentare questi miei silenzi.
Freddi...
Privi di quel sapore di benzina...
Benzina che per me e' movimento...
Velocita'.

Bestemmia al silenzio.

Vegas De Laroja
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